le federazioni del pubblico impiego scrivono a Patroni Griffi: urgente un tavolo di confronto E-mail


palazzovidoniRoma, 4 gennaio 2012

 

Al Ministro della Funzione Pubblica Pres. Filippo Patroni Griffi

 

Come è noto, i recenti provvedimenti legislativi in materia di “stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo” – Legge 14 settembre 2011, n. 148, hanno inciso ancora una volta in modo pesante sulle Amministrazioni Pubbliche ed in particolare su quelle dei comparti Ministeri, Enti Pubblici non Economici e Agenzie Fiscali.

 

Leggi la lettera unitaria al Ministro Patroni Griffi

L’obbligo di rideterminare, entro il 31 marzo 2012, le dotazioni organiche del personale non dirigenziale, apportando una ulteriore riduzione “non inferiore al 10 per cento” della spesa complessiva relativa al numero dei posti di organico determinerà in molte Amministrazioni possibili esuberi di personale. Ciò anche in considerazione che tali riduzioni vanno ad aggiungersi a quelle disposte, per limitarsi agli ultimi anni, dalle manovre 2008-2009-2010. La gestione di tali esuberi non sarà agevole, anche per effetto delle modifiche alle norme che regolano la mobilità del personale pubblico, sottratte ad un corretto confronto con le rappresentanze dei lavoratori e private delle necessarie regole e degli strumenti applicativi obiettivi e trasparenti nella fase di determinazione degli esuberi. La già pesante situazione è ora fortemente aggravata dalle disposizioni di soppressione e riordino di enti pubblici (INPDAP, ENPALS) disposte con la recente manovra approvata il 4 dicembre u.s., che potranno avere effetti fortemente negativi sulla situazione occupazionale e gravi ripercussioni sulla funzionalità dei servizi. Su questa tematica e sull’intero e complesso scenario di elevata criticità del sistema delle amministrazioni pubbliche, oggi considerato esclusivamente in termini di rastrellamento di risorse e di poco ponderati risparmi, si rende necessario un urgente confronto, finalizzato al rispetto della normativa che prevede che su questa materia possa intervenire la contrattazione collettiva nazionale, anche per ricercare soluzioni di riforma che consentano al settore di esprimere tutte le sue potenzialità e di porsi come fattore di crescita e sviluppo per garantire ai cittadini servizi efficienti e solidali. Ciò rappresenterà anche l’occasione per recuperare le motivazioni degli attori pubblici, fornendo segnali di attenzione verso una categoria di lavoratori scoraggiati e demotivati da provvedimenti punitivi e penalizzanti. In attesa di un cortese, sollecito riscontro si inviano distinti saluti.

FP CGIL, Rossana Dettori
CISL FP, Giovanni Faverin
UIL FPL,Giovanni Torluccio
UIL PA, Benedetto Attili

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