Dati Istat, i salari pubblici perdono potere d’acquisto. Faverin: “Pronti a dare battaglia sui contratti”

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Dopo l’incontro con il ministro Patroni Griffi, la Cisl Fp rilancia: “tagliare la cattiva spesa pubblica per finanziare le retribuzioni”
“La perdita di potere d’acquisto dei salari pubblici è iniqua e ingiustificata e va contrastata subito” il segretario generale della Cisl Fp Giovanni Faverin commenta i dati Istat sul differenziale tra la crescita delle retribuzioni contrattuali e il livello di inflazione - che secondo l’istituto di statistica ha segnato nel 2011 il dato peggiore dal 1995 con una perdita secca dell’1,9% - e lancia la sfida: “Sui contratti siamo pronti a dare battaglia: sugli integrativi e sui contratti nazionali”.
“Quello dell’Istat è un dato drammatico. E’ la riprova che, a differenza di quanto dicono alcuni commentatori poco attenti, i salari pubblici si stanno impoverendo” spiega Faverin. “Anche perché contrariamente al privato le buste paga sono congelate per legge al 2010”.


Dal segretario della Cisl Fp parte quindi l’affondo: “Non siamo disposti ad attendere oltre: le retribuzioni dei lavoratori pubblici devono ripartire. E per farle ripartire servono i contratti”.
“Il modo per trovare i soldi lo abbiamo indicato da tempo” rimarca Faverin “bisogna riorganizzare gli enti e razionalizzare la spesa di ogni singola amministrazione: cioè fare risparmi. Chiedere meno ai contribuenti e dare di più ai lavoratori”.
“E’ l’uovo di Colombo” sottolinea il segretario “Sono in ballo miliardi di euro, molti di più di quelli necessari a rinnovare i contratti. Ci sono sprechi da sopprimere, uffici da accorpare, consulenze da tagliare, appalti da mettere in chiaro, e la palude delle società partecipate da liberalizzare. E poi troppe poltrone, troppi dirigenti, troppe sedi e troppi uffici. Noi vogliamo trasformare le amministrazioni pubbliche in un motore della ripresa e della crescita. E finanziare con i risparmi la contrattazione integrativa e anche i ccnl: mettendo fine ad un blocco inaccettabile”.
“Ne abbiamo parlato anche con il ministro Patroni Griffi” conclude Faverin “noi siamo pronti a metterci la faccia, con idee e proposte concrete. Ora pretendiamo che la politica faccia altrettanto”.

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