Conti pubblici, la Cisl Fp chiede un tavolo al governo Faverin: “Bene la spending review, dai risparmi i soldi per i contratti dei lavoratori”

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La Funzione pubblica della Cisl pronta alla sperimentazione nei ministeri degli Interni, dell’Istruzione e degli Affari regionali: “E’ una nostra battaglia, da portare avanti insieme ai piani triennali di razionalizzazione”
“La sperimentazione della spending review è un buon inizio, ma bisogna avere il coraggio di portarla fino in fondo. E’ una misura che chiediamo da tempo perché da lì, e dai piani di razionalizzazione della spesa, devono venire i soldi per rinnovare i contratti dei lavoratori”. Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp commenta positivamente il lancio della sperimentazione nei ministeri degli Interni, dell’Istruzione e degli Affari regionali annunciata dal governo e chiede “subito un tavolo di confronto per far partire in ogni ente l’analisi voce per voce di conti e bilanci”.


Per il segretario della funzione pubblica Cisl, infatti, che da mesi sostiene la necessità di una revisione di dettaglio delle uscite da estendere a tutte le amministrazioni pubbliche “il fallimento delle politiche dei tagli lineari, portate avanti da tutti i governi degli ultimi decenni, è sotto gli occhi di tutti. Serve invece una riorganizzazione selettiva della spesa pubblica: tagliare sprechi e inefficienze, senza dequalificare i servizi. E investire sulle tante professionalità della pubblica amministrazione”.
Ma per Faverin bisogna andare oltre:  “In primo luogo la spending review deve essere accompagnata dall’avvio dei piani di razionalizzazione previsti dalla manovra di luglio: non c’è risanamento senza una nuova organizzazione del lavoro e dei servizi fatta insieme ai lavoratori. Ciò vale a dire contrattazione decentrata sulle azioni e sui risparmi, che per legge al 50% devono essere destinati ai contratti integrativi e alle retribuzioni. In secondo luogo la spending review non deve limitarsi al singolo ente, ma può diventare il criterio per far risparmiare allo stato i soldi necessari al rinnovo dei contratti nazionali per i lavoratori pubblici”.

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