Si è tenuto in data odierna il primo degli incontri già programmati con Persociv di cui vi abbiamo dato conto nell’ultimo nostro comunicato. All’ O.d.g. gli istituti previsti dagli artt. 18 (Riduzione dell’orario di lavoro), 19 (Turnazioni), 20 (Reperibilità), 22 (Orario multiperiodale) e 25 (Lavoro straordinario e riposi compensativi) del nuovo C.C.N.L. Il confronto ha evidenziato la necessità che tali istituti vengano integralmente recepiti dal Contratto Integrativo Difesa (su cui a brevissimo cominceremo a discutere), anche considerata la connessione di molti di questi con il FUA e le risorse ad esso destinate.
In materia di Riduzione dell’orario di lavoro per il personale turnista l’amministrazione si è riservata di esaminare i dettagli tecnici e le proposte delle oo.ss., cercando di individuare le soluzioni organizzative e finanziarie che lo rendano possibile.
In materia di Turnazioni, il cui valore economico nel nuovo CCNL F.C. è aumentato in maniera considerevole, le oo.ss. hanno nuovamente rappresentato la necessità di sospendere la circolare di Persociv del 25.11.2016 sul personale turnista che, nel suggerire unicamente per questa categoria di lavoratori il calcolo delle ferie ad ore, appare in evidente contrasto con quanto disposto dall’art. 28 della nuova disciplina contrattuale.
Abbiamo comunque chiarito che il confronto nazionale dovrà fornire linee guida e sostenibilità economica, mentre il confronto sulle esigenze e le modalità di attuazione dovrà essere interamente demandato alla contrattazione decentrata.
Per quanto riguarda l’orario multiperiodale, abbiamo concordato con la Direzione Generale che il limite previsto dall’art. 22 del C.C.N.L. - per potersi meglio adattare alle esigenze della Difesa – potrà essere elevato fino a 17 settimane di riduzione dell’orario, con conseguente recupero nel restante periodo dell’anno (35 settimane).
Per quanto attiene poi all’istituto del lavoro straordinario, le scriventi OO.SS. hanno rappresentato alla dr.ssa Corrado che il tetto di 200 ore annue pro capite (previsto dall’art. 25 comma 3) non potrà e non dovrà mai essere superato, rilevando come tale istituto venga sempre più spesso utilizzato come “fattore ordinario di programmazione del tempo di lavoro” piuttosto che destinato a “fronteggiare situazioni di lavoro eccezionali (ed impreviste)”, come precisato dalla norma contrattuale.
Abbiamo quindi invitato l’Amministrazione ad avvalersi di una diversa organizzazione del lavoro, pianificando per tempo servizi ed attività, evitando l’utilizzo improprio di risorse evidenziando che
l’applicazione distorta dell’istituto in argomento, ripartendo somme già esigue , ha impedito di far fronte a reali esigenze, evidenziatesi in particolare nell’ area industriale ed operativa.
E’ stato poi rappresentato che il fenomeno dei frequenti “quesiti” posti dagli Enti a Persociv (a volte anche su questioni ovvie), comincia a rappresentare un serio problema, in quanto le risposte rischiano poi di essere impropriamente utilizzate anche per situazioni diverse da quelle richieste.
Si è quindi ritenuto, in pieno accordo con la Direzione Generale, che nel futuro eventuali quesiti dovranno essere inviati in via preliminare agli Organi di Vertice.
In chiusura, in vista dell’incontro programmato per il prossimo 14 giugno sulla distribuzione delle ulteriori risorse del FUA 2017, sull’avvio della discussione sul FUA 2018 nonchè la ripartizione dei 21 milioni di euro (ottenuti esclusivamente da CGIL-CISL-UIL e CONFSAL UNSA, il Direttore di Persociv ha consegnato alle scriventi una ipotesi di accordo per la ripartizione dei 10 milioni di euro disponibili applicando i medesimi criteri dell’accordo sottoscritto lo scorso anno, destinando l’85% delle somme al FUS ed il 15% al sistema di valutazione della performance. Su quest’ultimo tema abbiamo fatto riserva di esprimerci nella prossima riunione.