Lo scorso 5 giugno, nell’ambito dell’incontro svolto con la Direzione generale del personale civile dell’A.D., si è anche discusso sul fenomeno dei frequenti quesiti posti dagli Enti di Forza armata a Persociv sull’attuazione/interpretazioni di taluni istituti contrattuali, resi peraltro oggetto delle recenti e puntuali circolari applicative emesse tempestivamente da quest’ultima.Tale smodata prassi, ormai consolidata tra i Direttori Comandanti di quelle strutture, se non prontamente arginata finirà per determinare un serio problema
per la tenuta del sistema delle relazioni sindacali, in quanto le risposte sollecitate
oltre a delimitare fortemente ed impropriamente il perimetro entro il quale i
lavoratori coinvolti rivendicano a giusta ragione l’esigibilità dei propri diritti,
rischiano poi di essere erroneamente utilizzate o liberamente interpretate anche
per situazioni diverse da quelle proposte.
Così come concordato anche con la predetta Direzione generale al tavolo di
confronto, sulla questione si ritiene indispensabile invitare codesto Stato maggiore
a richiamare l’attenzione delle predette Forze armate sulle procedure da seguire in
tali circostanze, avendo cura in particolare di segnalare l’esigenza di trasmettere
gli eventuali quesiti avanzati preventivamente alla valutazione dei propri organi di
vertice, anziché direttamente a Persociv – se del caso comunque raggiungibile
all’esito di quella determinazione - e/o addirittura all’Aran, come purtroppo già
accaduto.
Ad avviso delle scriventi, il ricorso a tale strumento potrà comunque essere
evitato, o se del caso agito, solo dopo aver preliminarmente compiuto l’analisi e
l’approfondimento delle norme contrattuali e degli accordi vigenti in sede locale,
avviando tempestivamente il necessario confronto tra le RSU, le rappresentanze
sindacali territoriali e i responsabili dei predetti Enti.
Certi che la posizione testé espressa possa incontrare la condivisione di
codesto Stato maggiore, si chiede di sensibilizzare le direzioni degli Enti
richiamati