Si è tenuta oggi, 5 luglio 2018, presso la Direzione Generale di A.I.D. la riunione tra le parti concordata di seguito all’incontro interlocutorio svolto lo scorso 30 maggio.
Aprendo il confronto, il Direttore – Ing. Giancarlo Anselmino – ha illustrato alle scriventi OO.SS. i contenuti del documento di programma denominato “AZIONI ASSUNTE A SEGUITO DELL’INCIDENTE OCCORSO IN DATA 21 MAGGIO 2018 PRESSO LO STABILIMENTO MILITARE RIPRISTINI E RECUPERI DEL MUNIZIONAMENTO IN NOCETO (PR), che ci trasmetterà in risposta al nostro intervento nei prossimi giorni, ma che ad ogni buon conto vi anticipiamo.
Un piano di interventi complessivo predisposto dopo l’incidente di Noceto, che non riguarderà solo quello Stabilimento ma tutte le strutture di A.I.D. attraverso l’attuazione di una serie di misure volte a minimizzare ogni possibile fattore di potenziale rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Nei nostri successivi interventi, pur riservandoci di valutare attentamente l’eventuale impatto ottenuto con le azioni contenute nel documento prodotto direttamente nei posti di lavoro, abbiamo contestato all’ing. Anselmino una serie di importanti questioni tuttora aperte, che continuano a rendere pericoloso e disagiato il lavoro imposto ai lavoratori dalla direzione di Noceto.
A partire dallo stato attuale delle relazioni sindacali, ovvero dalla rappresentazione più recente e manifesta della considerazione che l’attuale Direzione dello Stabilimento continua a dedicare all’osservanza delle prerogative delle organizzazioni sindacali e delle locali R.S.U., declinata con la comunicazione rivolta dal capo servizio lavorazione al personale operante nel medesimo servizio. Per mezzo della quale, avvertendo che nei giorni 9-10-12 e 16 luglio 2018 si terrà un corso di aggiornamento professionale in loco, lo stesso comunica che nei sopracitati giorni “non saranno concessi giorni di ferie”. Una inaccettabile decisione unilaterale, indebitamente assunta senza il preventivo e obbligatorio coinvolgimento delle RSU e delle OO.SS. del personale.
V’è poi la mancata osservanza delle norme contrattuali in tema di orario di lavoro, di informazione e confronto su ferie e altro. Per non parlare delle ripetute segnalazioni a cui quell’Amministrazione non ha mai risposto, e delle diverse problematiche a cui non è stata data ancora concreta soluzione, ovvero:
- L’atavico problema registrato sul reparto “38”, nel quale andrebbe cambiato il sistema a nastro per impedire l’accumulo di polvere esplosiva, e i muri divisori resi blindati;
- Gli spostamenti di materiale eseguiti nel forno ancora manualmente, o con macchinari vetusti senza che sia mai stata compiuta una valutazione sulla movimentazione dei carichi comunicata al locale RLS;
- L’impiantistica è ritenuta vecchia, e mai fatta oggetto di interventi di ammodernamento;
- Gli ambienti di lavoro sono tuttora esposti al sole e alle altissime temperature prodotte senza l’ausilio di aria condizionata refrigerante, il cui impianto allo stato non risulta funzionante;
- L’Amministrazione non ha mai valutato (e in ogni caso comunicato) le compatibilità delle lavorazioni particolari (razzi israeliani spike o colpo 105/51).
Queste, abbiamo contestato al Direttore di AID, sono solo alcune delle testimonianze prodotte sull'atteggiamento di completo disinteresse tenuto fin qui da quella Amministrazione nei confronti dei diritti dei dipendenti e delle loro pessime condizioni di lavoro, rese in un contesto in cui poi purtroppo si registrano quei gravi incidenti.
In ragione di quanto sopra esposto, al termine dell’incontro abbiamo chiesto al Direttore di AID di organizzare e presenziare ad un incontro con la Direzione, le RSU e le OO.SS. Territoriali a Noceto entro e non oltre la fine del mese.
Per cercare, anzitutto, di rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla ripresa di un sistema di corrette relazioni sindacali tra le parti, e di conseguenza risolvere le annose questioni che allo stato attuale permangono ancora irrisolte, rendendo il lavoro nello Stabilimento estremamente disagiato e tuttora pericoloso.
Di seguito all’esito di quella riunione comunicato dalle nostre strutture territoriali e dalle RSU locali, e se del caso insieme a queste ultime, decideremo poi se sarà o meno necessario ricorrere ad ulteriori e più incisive forme di mobilitazione sindacale.