Tuttavia, già l’introduzione ai lavori avviata dal Vice Capo del primo reparto di Segredifesa, dr. Franco Lunerti, denotava una particolare rigidità nell’approccio all’argomento odierno, visto che la discussione tra le parti è stata condizionata dall’indisponibilità della controparte di ricevere contributi e modifiche da parte delle scriventi OO.SS.
In sostanza, ci è stato detto che il regolamento così trasmesso doveva partire subito per la sperimentazione e non poteva subire alcuna delle modifiche tecniche che avevamo suggerito, tanto meno quelle da noi avanzate per agevolare la possibile partecipazione dei lavoratori delle sedi periferiche dell’A.D., considerato che per Segredifesa i posti stabiliti (peraltro unilateralmente) per l’avvio della sperimentazione devono essere ripartiti solo tra i dipendenti della difesa dell’Area Tecnico-Amministrativa attualmente in servizio presso Persociv, Segredifesa - dal 1° al 6°reparto - D.N.A., e per l’Area Tecnico-Operativa negli Stati Maggiori, gli alti comandi e organismi di vertice di Roma.
Insomma, nessuna possibilità di intervento migliorativo da parte delle Organizzazioni Sindacali del personale sulla bozza trasmessa e, soprattutto, nessuna volontà di provare ad elaborare un testo condiviso in linea con la normativa vigente e le direttive della Presidenza del Consiglio dei Ministri che coinvolgesse i dipendenti civili della Difesa.
A quel punto, preso atto della reiterata indisponibilità dell’A.D. di proseguire la discussione su un piano di rispettoso e costruttivo confronto, le scriventi OO.SS. sono state di fatto costrette a lasciare il tavolo.