Gent.ma Sig.ra Ministro, numerosi dipendenti civili del Ministero della Difesa lamentano l’enorme disagio finanziario in cui le loro famiglie verseranno da fine febbraio a causa dei corposi prelievi operati sui loro stipendi (già pubblicati su NOIPA) a titolo di conguaglio fiscale.
Le chiediamo: era proprio inevitabile detrarre dallo stipendio in unica soluzione anche i conguagli più onerosi? Dall’Ammiraglio Ottaviani, in rappresentanza di Stato Maggiore Difesa ci siamo sentiti dire, in occasione dell’ultimo incontro che i problemi legati al Cuse/Bdus/Noipa erano in fase di soluzione con l’adozione di un programma (cloud ci pare di aver capito)! A condizioni date, Signora Ministro, molti suoi dipendenti si ritroveranno a Febbraio con un possibile stipendio di 679 euro ulteriormente gravabile ed aggredibile per eventuali diritti alimentari di familiari. Quando a programmare e a pagare i nostri stipendi erano i nostri centri contabili i conguagli fiscali non superavano i cento euro perché con buon senso veniva utilizzato un programma che consentiva di frazionare il conguaglio fiscale in più rate. Se il Cuse/Bdus/Noipa non sono in grado di fare lo stesso paventando le ormai leggendarie difficoltà tecniche Le chiediamo, Signora Ministro, di intervenire perché stiamo parlando di stipendi fra i 1.100 e i 1.600 euro con decurtazioni possibili di 300, 400, ma anche 600 euro. Manca un mese all’esecuzione materiale della decurtazione; ci aspettiamo un intervento di significativa rateizzazione. Buon lavoro.