Subito un nuovo bando!
Lunedì 25 febbraio, presso la Direzione Generale per il Personale civile, si e tenuto il tavolo tecnico sul bando di mobilità ordinaria 2019 da noi richiesto perché, come già evidenziato nel nostro comunicato del 13 febbraio u.s., “Ancora una volta a distanza di quasi tre anni dall’ultimo bando ci troviamo a descrivere l’ennesimo fallimento collettivo di un amministrazione che ha troppi attori indipendenti, tra loro non coordinati, che pare non diano conto a nessun del proprio operato”. Nel corso della discussione è emerso con chiarezza che gli Organi programmatori, con la sola eccezione
di Stato Maggiore Difesa, hanno completamente disatteso gli accordi raggiunti nel 2018, sia per le
percentuali di scopertura che sui posti da mettere a bando, che invero avrebbero dovuto essere tutti
quelli disponibili, mentre a fronte di 6.486 vacanze organiche ne sono state rese disponibili solo 2.200.
È emersa, inoltre, anche una interpretazione distorta del cosiddetto “grado di scopertura” concordato;
infatti, quest’ultimo doveva essere usato esclusivamente per consentire l’uscita dall’Ente in cui presta
servizio l’eventuale vincitore della graduatoria.
Alla luce di quanto sopra esposto, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil PA e Confsal-Unsa hanno subito chiesto
l’emissione di un nuovo bando di mobilità al termine delle procedure di quello in corso, e per quanto
riguarda quest’ultimo hanno ribadito che tutti gli Enti che non presentano posti in entrata
dovranno essere considerati con l ’organico coperto al 100% e, pertanto, i dipendenti che vi
prestano servizio e risultano vincitori nella graduatoria finale dovranno essere trasferiti col solo
vincolo del rispetto dei gradi di scopertura concordati.
Ci siamo, inoltre, resi disponibili a proseguire i necessari incontri tecnici sull’argomento, chiedendo a
tal fine agli Organi programmatori le TT.OO. e le relative vacanze organiche di tutti gli Enti per le
verifiche del caso.
Qualora, però, non venissero subito accolte le nostre richieste, la mobilitazione dei lavoratori civili
della Difesa, in effetti, per noi mai interrotta, proseguirà con forme ulteriori e più incisive che, per
meglio dire, non sono certo quelle di chi se ne sta sempre al riparo negli uffici dei palazzi romani e se
ne infischia allegramente delle condizioni di lavoro e di vita dei propri colleghi sul territorio.
Di contro sono sempre i soliti noti che invocano poi il pieno sostegno e appoggio ad intermittenza al
susseguirsi dei cambi dei vari vertici politici del ministero, ricominciando ad illudere ed ingannare i
lavoratori, riproponendo le solite avvilenti e dannose tesi lontane dalla realtà.
Ma questo è un film visto e rivisto, e ormai la sala è rimasta vuota!