Egregio Ministro,
continuano a pervenire numerose rimostranze dalle nostre strutture territoriali che riferiscono gravi violazioni e/o disapplicazioni del Protocollo in oggetto da parte di alcuni enti delle FF.AA. Si segnalano, in tale ambito, i comportamenti assunti dal Direttore dell’Aeroporto Militare di Capodichino (NA) e, ancora una volta, dal Direttore del Polo di Mantenimento Pesante Nord di Piacenza, il quale arriva addirittura a contestare e non applicare i punti 6, 7 e 8 dell’accordo aggiornato e sottoscritto lo scorso 22 giugno dalle scriventi OO.SS. e dalla delegazione trattante nazionale della Difesa. Il rifiuto di applicare il lavoro agile come modalità ordinaria di lavoro, così come stabilito dall’art. 87 del D.L. 18/20 e successive modifiche ed integrazioni, o di eludere e disapplicare le indicazioni contenute nell’accordo sul Protocollo per la sicurezza dei dipendenti civili del Ministero della Difesa, costituiscono azioni illegittime e inaccettabili per le scriventi Organizzazioni sindacali nazionali – e tali dovrebbero essere anche per codesta A.D., parimenti firmataria.
In proposito, vale forse la pena di ricordare che gli accordi sottoscritti tra l’A.D. le OO.SS. non possono prestarsi alle più fantasiose interpretazioni avanzate dai singoli Direttori di Ente o dai loro consiglieri giuridici, né tantomeno dai vari comandi periferici, che non hanno alcun ruolo discrezionale, ma solo l’obbligo di eseguire quanto indicato e trasmesso loro per via gerarchica.
Metterli in discussione o, ancora una volta, addirittura ignorarne l’esistenza, indica, non solo assenza di rispetto per le leggi e i decreti, ma anche non avere alcun riguardo per la salute e la sicurezza del personale civile, oltre che il tentativo di delegittimare il ruolo delle scriventi e la stessa credibilità dell’A.D. e dei vertici delle FF.AA.
Atteggiamenti davvero incomprensibili che, se non immediatamente corretti, produrranno inevitabilmente un irrigidimento delle relazioni sindacali a partire dai territori coinvolti.
In ogni caso, pur riservandoci il diritto di segnalare tali episodi all’Ispettorato della Funzione Pubblica, FP CGIL CISL FP e UIL PA ritengono opportuno invitare il vertice politico a disporre l’esatto adempimento dei contenuti del Protocollo in argomento su tutto il territorio nazionale, richiamando le responsabilità di tutti i destinatari della presente nota.