Egr. Sottosegretario,
la definizione del protocollo d’intesa in oggetto aveva suscitato grandi speranze tra il personale civile che, da anni, aspettava una procedura di mobilità che facesse del Ministero della Difesa un
amministrazione finalmente normale. Le cose, come è noto, sono andate diversamente. Le lungaggini e le resistenze delle diverse articolazioni del dicastero, che non hanno mai
seriamente collaborato non fornendo mai le tabelle organiche necessarie per attivare le procedure
di mobilità, hanno deluso le aspettative.
Nel tempo i trasferimenti sono stati paralizzati, pregiudicando le aspettative di tante famiglie, o
lasciati alle unilaterali determinazioni degli SSMM spesso incoerenti e contraddittorie, oscillanti tra
una rigidità incomprensibile per chi attende di ricongiungersi a coniuge e figli, o una prodigalità
che tradisce la sensazione di voler abbandonare le attività.
Il rinnovato clima che appare trasparire nelle relazioni sindacali, suggerisce di chiedere apposito ed
urgente incontro sul protocollo e sulle procedure di mobilità.
Nelle more invitiamo a sensibilizzare tutte le articolazioni della Difesa ad autorizzare la mobilità ex
legge 104/92, i trasferimenti e/o i nulla osta evitando disparità di trattamento tra il personale delle
diverse aree e di diverse amministrazioni.