Smarriti. Inquieti. Prigionieri della nostra solitudine tecnologica.È questo il ritratto delle nostre vite nel tempo buio che stiamo attraversando.
Quando pareva che le ombre delle nostre paure si stessero per diradare dopo la pandemia, quando pareva che i volti privi di maschere, stessero nuovamente mostrando le loro emozioni, una nuova quanto antica paura è comparsa a sconvolgere un'altra volta il nostro vivere, le relazioni sociali, le nostre economie e con esse il lavoro, riportando alla ribalta nuove diseguaglianze e nuove povertà.


