
È quanto previsto dal DPCM, pubblicato il 16 giugno in Gazzetta Ufficiale, che reca le tabelle di ripartizione del fondo destinato all’ armonizzazione dei trattamenti economici accessori del personale dei Ministeri e della Presidenza del Consiglio. Al Ministero della Difesa è stata attribuita la quota più alta, dopo il Ministero della Giustizia, che sarà ripartita attraverso la contrattazione integrativa con un incremento teorico pro capite di circa 1.200 euro annuale.
È un ulteriore passo per recuperare il potere d’acquisto dei lavoratori, in attesa degli altri 10 milioni di euro che abbiamo richiesto di confermare per il 2025 rendendoli stabili e, soprattutto, in attesa del rinnovo del contratto 2025/27 le cui risorse sono già disponibili.
Riteniamo il percorso della Cisl Fp concreto, trasparente ed efficace nella tutela dei lavoratori.
Ma non basta!
La nostra iniziativa deve sempre includere i lavoratori dell’Agenzia Industria Difesa non solo per la perequazione dell’indennità di amministrazione non ancora attribuita ma, anche, perché dobbiamo vigilare che siano destinatari di questa nuovo incremento del salario accessorio.