In data odierna si è svolto un nuovo incontro con il Ministro della Difesa nel corso del quale sono stati illustrati gli elementi della revisione dello strumento militare, già oggetto di ampia informativa al Consiglio Supremo di Difesa, in Consiglio dei Ministri e nelle Commissioni congiunte Difesa del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
Il Ministro Di Paola ha informato che il progetto prevede una razionalizzazione/riorganizzazione dell’Amministrazione per rendere lo strumento militare più efficiente e con costi ridotti, in quanto la situazione economica del Paese non consente più di mantenere gli attuali standard di spesa.
In particolare, per ciò che concerne il personale si ipotizza una riduzione degli organici da 30.000 unità a 20.000 per il personale civile e da 183.000 a 150.000 per il personale militare, da effettuare con gradualità e comunque in un arco temporale di 10 anni.
Tali riduzioni dovranno far leva principalmente sulle uscite (pensionamenti) e anche attraverso la mobilità verso altre pubbliche amministrazioni.
Nella circostanza, il Ministro ha altresì rappresentato l’esigenza che una parte del personale militare, che sarà oggetto della riduzione, dovrà transitare nelle altre pubbliche amministrazioni e in quota parte anche nell’Amministrazione Difesa (ruoli civili).
Nel corso del nostro intervento abbiamo rappresentato al Ministro la disponibilità ad offrire un contributo propositivo al progetto di riorganizzazione dell’Amministrazione, ma nel contempo abbiamo precisato con fermezza che qualsiasi riforma non può e non deve pregiudicare i livelli occupazionali.
A tal fine, al di là dell’illustrazione delle linee generali del progetto e dei macronumeri comunicati in merito alle riduzioni di personale, è indispensabile attivare immediatamente un tavolo di confronto permanente, sia per ciò che concerne il disegno di legge delega, in via di predisposizione, sia sui successivi decreti attuativi. Tale confronto si rende necessario per individuare con precisione i settori e gli enti dove operare la riorganizzazione dell’Amministrazione e per ipotizzare i contingenti di personale da ridurre ogni anno, con le relative possibili soluzioni (pensionamenti ed eventuale mobilità verso le altre pubbliche amministrazioni).
Nella replica il Ministro, nel ribadire le motivazioni del progetto, ha precisato che occorre utilizzare la riforma in argomento anche per valorizzare qualitativamente la professionalità del personale civile e che comunque il percorso delineato sarà oggetto di un confronto preventivo con il sindacato.
E’ evidente che una riforma di tale portata necessita della massima attenzione. La Cisl FP non farà mancare il proprio contributo in termini di proposte e/o suggerimenti in ogni fase del progetto.
A margine dell’incontro, il Ministro ha comunicato che accogliendo le osservazioni e le richieste delle OO.SS. ha dato disposizione di differire momentaneamente l’applicazione della performance, ai fini delle necessarie precisazioni di alcuni aspetti operativi, nell’ottica dell’adeguamento al mutato quadro di riferimento.
Al riguardo, si allega in copia la nota del Sottosegretario delegato dr. Magri.