Ci vediamo costretti ad esprimere sincera meraviglia per quanto ci ha proposto ieri mattina l’Agenzia Industrie Difesa, ci è stata infatti presentata un’ipotesi di accordo che raggirerebbe la valenza nazionale che deve garantire trasparenza ed equità per tutto il personale civile degli Enti AID, abdicando persino al ruolo della Direzione Generale e derogando ad ogni Direttore periferico la decisione di stabilire nel proprio Ente quante progressioni attuare e per quali fasce.
Le principali motivazioni addotte sono la specifica caratterizzazione industriale degli Enti AID (ma il contratto di lavoro del personale è lo stesso dei colleghi del Ministero Difesa ed i rinnovi sono congelati dalla finanziaria d’estate come per tutto il pubblico impiego) e le straordinarie riqualificazioni già realizzate nel passato (ma il 50% del personale non ne ha beneficiato affatto ed è rimasto al “palo”).
Appare superfluo aggiungere ulteriori dettagli dello sterile confronto, sufficiente precisare che la Cisl Fp, unitamente a Cgil Fp e Uil Pa, ha posto sul tema un’invalicabile pregiudiziale, chiedendo quindi all’Agenzia di riflettere ulteriormente sull’argomento e riconvocarci la prossima settimana per stabilire se perseguire un’intesa simile a quella assunta con PERSOCIV o, in alternativa, erogare le risorse nei FUS degli Enti.
Ovviamente, a sostegno delle progressioni economiche da realizzarsi entro il corrente anno e quindi con adeguata rapidità, siamo pronti a adottare tutte le necessarie forme di mobilitazione e rivendicazione, di certo in assenza di precise garanzie sulla realizzazione degli sviluppi economici non rinnoveremo il Sistema di Classificazione del Personale.