Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa hanno incontrato ieri sera il sottosegretario alla Difesa, Gianluigi Magri, in
merito ai provvedimenti di riordino del Ministero. Duro il giudizio espresso dalle sigle sindacali
che hanno richiesto un rinvio del riordino alla prossima legislatura e al prossimo esecutivo.
I provvedimenti riguardano, infatti, da un lato la chiusura di importanti strutture che si occupano
sul territorio di sanità militare (ex ospedali militari oggi denominati “Dipartimenti di medicina
legale”), come quelli di Torino, Firenze, Palermo e Caserta. Dall’altro la riarticolazione degli
uffici centrali del Ministero.
Nel corso dell’incontro Noemi Manca (Fp‐Cgil), Paolo Bonomo (Cisl‐Fp) e Sandro Colombi (Uil‐Pa) hanno consegnato al sottosegretario Magri un messaggio chiaro: “Si tratta di provvedimenti che non razionalizzano ma tagliano. E che si rivelano del tutto inefficaci sia sul piano dei risparmi
che si potrebbero conseguire eliminando sprechi e inefficienze, sia su quello della riorganizzazione dei servizi. Anche perché è mancato del tutto il confronto con i lavoratori e con i rappresentanti sindacali”. Fp‐Cgil, Cisl‐Fp e Uil‐Pa hanno quindi chiesto di rinviare l’adozione dei decreti: “Siamo contrari a soluzioni approvate in fretta e furia, con un governo dimissionario ed elezioni alle porte. Ciò che vogliamo è invece una vera riorganizzazione della Difesa, concertata con i lavoratori, e che faccia risparmiare soldi ai cittadini, valorizzando le professionalità dei dipendenti che lavorano nelle diverse e articolate strutture del Ministero”. Il sottosegretario Magri, riferiscono le federazioni sindacali, “ha preso atto delle posizioni di
netto dissenso di metodo e di merito. E si è dichiarato disponibile ad avviare un confronto vero con il sindacato. Confronto già in calendario per il prossimo 20 dicembre”.