Cisl Fp: “Con il piano di razionalizzazione il 25% dei risparmi alla contrattazione integrativa”
Firmato ieri sera il protocollo d’intesa fra Ministero della Difesa e sindacati per il progetto di riordino del dicastero e, in particolare, della Sanità militare. Riordino che, secondo quanto previsto dalla norma sui piani di razionalizzazione (art. 16 del d.l. 98/2011), a fronte dei risparmi ottenuti, destinerà un quarto delle risorse recuperate al Fondo unico di amministrazione (Fua) e quindi alle retribuzioni dei lavoratori.
Soddisfatta la Cisl Fp che sui piani di razionalizzazione ha puntato con determinazione: “L’obiettivo è quello di far corrispondere alla maggiore efficienza delle amministrazioni, e quindi alla riduzione dei costi a carico dei contribuenti, la valorizzazione del ruolo del personale civile e il sostegno alle buste paga, che – va ricordato – per i dipendenti pubblici sono ferme per legge al 2010”.
“Con il Protocollo d’intesa, infatti – spiega la federazione di categoria della Cisl – si stabilisce che il 25% dei risparmi che seguiranno alla riorganizzazione del Ministero dovranno remunerare la produttività dei lavoratori ed essere distribuiti in sede di contrattazione integrativa. Entro la fine dell’anno sarà attivata un’apposita sessione tecnica, insieme alle organizzazioni sindacali, che avrà il compito di verificare e quantificare le economie di spesa e quindi la destinazione delle risorse al Fondo unico di amministrazione. Sessione tecnica che sarà attivata periodicamente in seguito all’avanzamento del processo di riorganizzazione”.
“Si tratta di un accordo importante – sottolinea il sindacato – che dopo il Ministero dello sviluppo economico e la Corte dei conti, riguarda una delle più grandi amministrazioni centrali. Ed è un accordo che vogliamo sia esteso a tutte le amministrazioni, perché fa risparmiare i cittadini, migliora i servizi e dà riconoscimento alle tante professionalità del pubblico impiego”.