“Bene l’abolizione del trattenimento in servizio, ora ci aspettiamo che il governo elimini tutti i privilegi che sono appannaggio di poche categorie”. Così Francesco Scrima, coordinatore della Cisl Lavoro Pubblico, commenta le indiscrezioni sui testi di decreto legge e ddl approvati venerdì scorso in Consiglio dei Ministri.
“L’abrogazione della norma favorisce la staffetta generazionale, anche se rispetto a giovani e nuovi profili bisogna fare molto di più”, spiega Scrima. “Ma soprattutto mette fine al privilegio di categorie come magistrati amministrativi e contabili, docenti universitari, personale delle autorità indipendenti, ai quali si consentiva fino ad oggi di rimanere in servizio con retribuzioni a dir poco elevate. E tutto ciò nel contesto di perdurante difficoltà economica e di diffuso disagio sociale a tutti noto”.
“Non vorremmo però che nelle pieghe di provvedimenti ad oggi ancora non formalizzati - punzecchia il coordinatore Cisl Lavoro Pubblico - tornassero fuori come sempre trattamenti di favore per poche nicchie di privilegio”.
“Aspettiamo di vedere i testi definitivi - conclude Scrima - Renzi non faccia sorprese. E dimostri di voler rottamare, insieme alle norme sul trattenimento in servizio, tutti quei benefici ingiustificati che poco hanno a che fare con le esigenze di riforma e con l’interesse dei lavoratori pubblici e dei cittadini”.
19 Giu2014