Quella di domani a Roma sarà una grande mobilitazione nazionale dei lavoratori pubblici, ma la mobilitazione continua. Fino ad uno sciopero generale entro la fine dell’anno, prima che venga approvata la legge di stabilità.
Lo ha dichiarato oggi, a nome delle categorie dei servizi pubblici, dell’istruzione e della conoscenza di Cgil Cisl e Uil, il segretario della Cisl Fp Giovanni Faverin, durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione: “Se il governo non risponderà alla richiesta di finanziare nella legge di stabilità il rinnovo dei contratti fermi da sei anni tutti unitariamente continueremo la mobilitazione, per arrivare fino alla sciopero". La scelta spetterà alla piazza, che domani promette di essere gremita.
Riferendosi al governo Faverin ha proseguito: "E' ridicolo che si diano degli innovatori e non riconoscere il valore dei lavoratori che mandano avanti servizi, scuole, università, enti di ricerca. Siamo riusciti a mettere insieme contro la politica del governo tanti lavoratori che rappresentano 580 professioni diverse, tante che non sanno neppure pronunciarle".
I sindacati hanno criticato duramente non solo il nuovo blocco della contrattazione nazionale ma anche le aperture insufficienti su stabilizzazioni e nuove assunzioni, che avranno come effetto la perdita di altri 57 mila posti di lavoro pubblici in meno di 5 anni, e l’assenza di un progetto chiaro e concreto di riorganizzazione dei settori pubblici. Domani, promettono Cgil, Cisl e Uil all’indirizzo del ministro Madia, “le ricorderemo le nostre proposte, che non conosce perché non ha mai voluto ascoltarle".
Faverin CISL FP statali in piazza domani solo la prima tappa (video)