Si è tenuto il 18 Giugno 2015, il programmato incontro a S.M.E. con il delegato di RPGF Col. Vespaziani.
L’incontro in sede tecnica era principalmente inteso a verificare lo stato degli incontri avuti in sede locale tra Amministrazione e OO.SS. sui Poli di Roma , Napoli, Piacenza e Terni. Incontri che dovevano maggiormente approfondire le criticità rilevate sulla prima stesura di struttura sia a livello locale che nazionale.
Come è noto il D. lgs 08/2014 ha previsto che la struttura organizzativa dei Poli sia decretata attraverso provvedimenti ministeriali e non più attraverso decreti interministeriali. Ciò dovrebbe produrre (a nostro avviso) un vantaggio nella flessibilità dell’organizzazione, che con i D.M. può modulare più velocemente le strutture dei Poli rendendo pertanto anche la struttura attualmente in discussione un “work in progress”.
Il lavoro svolto ha riguardato essenzialmente i Poli di Roma , Napoli e Piacenza la cui organizzazione ha delle implicazioni che interessano anche altre strutture dell’organizzazione della Difesa. Il Polo di Terni, non essendo interessato da tali implicazioni, sarà trattato nel prossimo incontro.
Nel dettaglio è stato ottenuto:
- Una professionalizzazione sempre più marcata della seconda area;
- Rispetto e mantenimento delle professionalità acquisite significando che i posti già ricoperti nell’attuale struttura vengano mantenuti anche nella nuova al fine di non disperdere l’esperienza e la conoscenza acquisita;
- Abbiamo chiesto, ove necessario, che i destinatari di doppi incarichi possano essere anche Funzionari già titolari di Sezione ottenendo un impegno di massima da parte dello SME;
- Assicurazione che le “nuove” strutture non sono rigide ma modificabili anche dal giorno successivo alla loro entrata in vigore.
Proprio quest’ultimo punto ha consentito, a nostro parere, la possibilità di superare un problema comune a tutti i Poli. Tale problema consiste nell’attuale impossibilità – sostenuta dallo SME – a prevedere in questa fase Sezioni per Funzionari che non sono ancora fisicamente presenti negli Enti. Abbiamo ottenuto l’impegno di SME, che abbiamo chiesto di ratificare con un “protocollo di intesa” o con chiare linee di indirizzo, a modificare le strutture ogni volta che un Funzionario sarà immesso nell’Ente. Ciò significa che a fronte di assunzioni, transiti e trasferimenti di Funzionari sarà rivista la figura di Capo Sezione.
Per quanto attiene poi ad incarichi per elementi di organizzazione superiori alle sezioni, SME ha chiarito che alcune figure (soprattutto amministrative) devono possedere i requisiti previsti da norme e regolamenti specifici. Su nostra espressa richiesta è stata dichiarata la disponibilità ad avviare il necessario iter di modifica per consentire anche ai Funzionari di acquisire quanto previsto.
Quanto elaborato nel corso della riunione verrà ora nuovamente inviato al tavolo locale.
Alla luce di quanto sopra FPCGIL, CISLFP, UILPA, pur sospendendo ogni giudizio fino al completamento del percorso, danno atto a SME di aver recepito pressoché in toto le nostre richieste, grazie anche all’ottimo lavoro svolto (non senza difficoltà) con serietà e partecipazione dalle RSU e dalle nostre Strutture Territoriali. Ciò a dimostrazione che i tavoli di confronto locali, fortemente voluti da FPCGIL, CISLFP e UILPA, sono stati determinanti per l’avvio delle nuove strutture.