Si è tenuta il 28 settembre 2015 la riunione convocata dal Sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, per discutere della proposta elaborata dall'amministrazione sul tema della mobilità volontaria interna e i reimpieghi.
Giudichiamo positivamente il risultato finalmente ottenuto per i dipendenti civili del Ministero della Difesa, peraltro in linea con le richieste avanzate dai lavoratori e con la piattaforma sindacale, che prevedeva l'introduzione di regole e criteri precisi e trasparenti nelle procedure di mobilità e reimpiego del personale.
Di seguito alla definizione di questo tema, abbiamo ritenuto opportuno sottoporre al Sottosegretario almeno altre 4 questioni, che allo stato attuale permangono tuttora irrisolte, anche a causa di una modalità di confronto eccessivamente dilatata nel tempo. Nello specifico:
a) la restituzione ai lavoratori civili della Difesa delle somme relative alla parte variabile del FUA 2015;
b) la rapida e non più ulteriormente rimandabile definizione della tabella di equiparazione;
c) la immediata ripresa dei lavori del tavolo tecnico per la definizione del regolamento relativo alla distinzione delle funzioni tra personale civile e militare, in attuazione di precise norme di legge;
d) l'avvio della discussione sui contenuti del Libro Bianco.
A tal proposito, nell'occasione abbiamo consegnato al rappresentante del Governo il nostro fermo e perentorio messaggio: “ attendiamo risposte chiare ed esaurienti in occasione del prossimo incontro, già fissato per il 7 ottobre, in caso contrario assumeremo le più opportune ed incisive iniziative sindacali ”.
Nel corso della mattinata odierna, inoltre, abbiamo partecipato alla riunione convocata da Persociv sul FUA 2015.
Preso atto della proposta avanzataci, che invero nei contenuti non si discosta affatto da quella sottoscritta per il 2014, salvo che per l'assenza delle somme sottratte al fondo, da noi ritenute indispensabili e che ci hanno costretto a porre la questione come pregiudiziale politica, nonché l’introduzione della parte V dell’ipotesi di accordo (in accoglimento della nostra richiesta formulata nell’incontro del 30 luglio scorso) che tratta dell’accantonamento delle risorse per le progressioni economiche, peraltro tutta da verificare e discutere nel merito.
In conclusione, abbiamo comunicato all'amministrazione che sino a quando non sarà sciolta la pregiudiziale politica posta al Sottosegretario Rossi sulle somme indebitamente scippate ai lavoratori, non saremo disponibili a discutere di merito.