“Anche il presidente del Consiglio si è finalmente accorto che ci sono migliaia di operatori delle forze dell’ordine impiegati negli uffici ministeriali a svolgere funzioni esclusivamente amministrative, proprie del personale civile dello Stato” così Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa dopo le dichiarazioni del premier Matteo Renzi in merito al rafforzamento delle misure di sicurezza nel Paese. “La sicurezza si garantisce definendo i compiti di ciascuno e soprattutto attraverso investimenti e innovazione in tutti i servizi e in tutto il personale che assicura la legalità e i presidi di democrazia, convivenza e integrazione”.
“Da anni denunciamo questa situazione e nessun Governo ha mai fatto nulla. Ora si ritiene di affrontare il complesso tema della sicurezza con misure spot senza un intervento complessivo per far funzionare nel migliore dei modi la macchina dello Stato.
A tale proposito ci permettiamo di ricordare che a oggi, non è ancora stato rimosso il progetto di chiusura di quei presidi di legalità e sicurezza che sono le prefetture, anche per questo chiediamo un giusto rinnovo di contratto e un vero investimento in tutte le professionalità dello Stato impegnate nella sicurezza”.
“Occorre dare risposta alle migliaia di lavoratori ministeriali che operano in uffici strategici per la tutela dell’ordine e in ambito sociale, che da tempo chiedono di essere affiancati da nuovi operatori e investimenti nelle attrezzature. Lavoratori che da più di sei anni non vedono garantito il proprio diritto ad un legittimo riconoscimento economico e ad un rinnovo contrattuale dignitoso”.
“Anche per questo i lavoratori dei ministeri saranno in piazza sabato 28 novembre a Roma con tutti i lavoratori dei servizi pubblici del Paese”, concludono Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa. “Per far sentire con forza le nostre rivendicazioni e le nostre proposte per garantire la sicurezza delle persone e delle comunità”.