"Contratto subito"- "Pubblico6Tu". E' lo slogan dietro al quale hanno marciato ben oltre 30mila lavoratori dei servizi pubblici, riuniti dalle oltre 25 sigle sindacali del settore che fanno capo a Cgil, Cisl e Uil, Confsal e Gilda, durante la manifestazione nazionale a Roma.
Dopo sei anni di attesa e due rinnovi persi, i sindacati chiedono un contratto "vero" per gli oltre 3 milioni di lavoratori pubblici e oggi hanno dato voce anche al disagio dei 700 mila addetti di terzo settore e privato sociale. Il corteo e' partito da Piazza della Repubblica per approdare a piazza Madonna di Loreto (vicino a Piazza Venezia) dove si sono svolti gli interventi dei leader sindacali dal palco.
Dietro lo striscione di apertura hanno sfilato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Con loro i rappresentanti delle sigle dei settori scuola, sanità, funzioni centrali, servizi pubblici locali, sicurezza e soccorso, università, ricerca, Afam e privato sociale per chiedere un rinnovo di contratto che sostenga i salari e rilanci produttività, competenze, formazione e innovazione organizzativa nei servizi alle persone e alle imprese.
"Il governo trovi le risorse adeguate per un rinnovo dignitoso, altrimenti certo la nostra lotta non si può fermare", ha detto il segretario generale della
Cisl, Annamaria Furlan, arrivando in piazza. "Dopo sei anni di blocco, offrire cinque euro è poco dignitoso per i lavoratori e per il governo che rappresenta lo Stato datore di lavoro. Si vergogni. Spero che dopo questa manifestazione si inizi da subito a sbloccare il tavolo" ha tuonato durante il comizio". “Il lavoro pubblico è indispensabile - ha proseguito - per crescere e per la qualità della vita. Il Governo ci ascolti. Vogliamo partecipare a organizzare il Paese, dove il diritto al lavoro sia vero. Mai rinunceremo alla contrattazione. La qualità dei lavoro pubblico e la qualità dei servizi pubblici parte da un giusto rinnovo di contratto".
30 Nov2015