Grazie a tutte le lavoratrici e i lavoratori per l'impegno a rendere più grande e più bella la manifestazione di sabato scorso. Grazie a tutti per aver sostenuto in prima persona la battaglia per un contratto giusto e dignitoso, che è anche la battaglia per un lavoro pubblico con più riconoscimento economico e professionale, più competenze, più formazione, più produttività, più innovazione, più benessere organizzativo.
Il contributo di tutti è stato determinante per questo momento di orgoglio e di condivisione, come sarà determinante per riaffermare, giorno per giorno, il valore e la dignità del nostro lavoro e delle nostre professioni.
Quella di Roma è stata una tappa importante, ma il percorso continua. Finché non riusciremo a inaugurare una stagione nuova per tutti i lavoratori dei servizi pubblici, fatta di rispetto, opportunità e partecipazione, non rallenteremo il passo e continueremo a incalzare il governo affinché dimostri di non essere - come è stato finora - il datore di lavoro più sordo e più incapace di questo Paese.
Ecco perché ora dobbiamo portare nei nostri posti di lavoro il senso di questa giornata, la voglia di mostrarci “a testa alta” come persone oneste e professionisti capaci che non si rassegnano alla cattiva politica e alla cattiva amministrazione. Che pretendono un contratto innovativo perché è un nostro diritto, perché lo vogliamo per noi e per i cittadini, e perché il “cambiamento” promesso a parole senza gli strumenti in grado di abilitarlo è solo una presa in giro che offende noi e danneggia il Paese.
Per questo andremo avanti con ancora più determinazione: per un rinnovo vero di tutti i contratti del settore pubblico e privato sociale.
30 Nov2015