Dopo l’incontro di lunedì scorso tra il Ministro della Difesa e Cgil – Cisl e Uil, in data odierna è ripresa la trattativa con la Direzione Generale per il personale civile per la definizione dell’accordo relativo alla distribuzione del Fondo unico di amministrazione per l’anno 2015.
L’Amministrazione ha consegnato una bozza di accordo, che si allega in copia, che per quanto riguarda le progressioni economiche orizzontali all’interno delle aree ripropone un numero di passaggi pari a quelli già proposti nello scorso mese di settembre, ossia per sole 1.095 unità.
Dopo aver salutato il nuovo Direttore generale, dottoressa Anita Corrado, abbiamo avuto modo di rappresentare quanto segue:
- atteso il ritardo, abbiamo espresso la disponibilità e l’interesse a chiudere rapidamente l’accordo;
- abbiamo richiesto un prospetto sulla costituzione del Fondo, articolato voce per voce sia per la parte fissa che per quella variabile;
- abbiamo ribadito la richiesta di acquisire il numero di militari transitati nei ruoli civili nel corso dell’anno corrente, nonché di prevedere –così come prescrive l’art. 6 del decreto legislativo n. 8/2014- che la quota del Fondo di cui beneficiavano in qualità di militari (FESI) dovrà essere trasferita nel FUA;
- abbiamo giudicato irricevibile la proposta di prevedere soltanto 1.095 passaggi, a fronte peraltro di nessun impedimento giuridico. La proposta sindacale è stata quella di prevederne almeno 7.000, ossia il numero necessario per dare una risposta alle lavoratrici e ai lavoratori che nel 2010 non hanno beneficiato di alcun passaggio.
Dopo un cordiale ma fermo dibattito, la riunione è stata aggiornata a data da definirsi, in modo da consentire all’Amministrazione di effettuare i necessari approfondimenti.