Il nuovo sistema di valutazione della performance del personale delle aree funzionali del Ministero della Difesa, adottato con decreto
del Ministro in data 10 novembre 2015 e in vigore dall’1 gennaio 2016, presenta diverse criticità, dubbi interpretativi e difficoltà
applicative.
Il sistema non riesce a regolamentare la complessità delle diverse professionalità e aree tecniche e amministrative in cui opera il
personale civile.
Inoltre manca un chiaro sistema di riferimento per l’assegnazione degli obiettivi e la valutazione dei risultati conseguiti, che consenta
un trattamento omogeneo tra il personale delle diverse direzioni ed enti, evitando differenze applicative e interpretative frutto
del contesto organizzativo e della sensibilità dei diversi responsabili. Non sono infatti esplicitati i criteri, gli elementi oggettivi e i
parametri di riferimento conformi tra i vari uffici/enti. Fattore questo ancora più critico in ragione del fatto che negli enti operativi
sono secretati gli obiettivi relativi alla performance organizzativa.
A riprova di quanto sopra descritto, numerose sono state le segnalazioni e le richieste di chiarimento che i lavoratori hanno da subito
rappresentato alla CISL FP.
In tale contesto la CISL FP ha ritenuto utile avviare un processo di monitoraggio sull’applicazione del sistema di valutazione e, quindi,
hanno invitato i propri delegati e le RSU a segnalare le eventuali errate applicazioni nei rispettivi enti/distaccamenti e reparti, nonché
a fornire copia delle schede di valutazione, opportunamente depennate delle generalità del dipendente, con l’indicazione degli
obiettivi assegnati, al fine di valutare la congruità, la correttezza e l’oggettività degli stessi.
Tali elementi sono stati raccolti nel presente dossier che rappresenta, pertanto, un importante contributo per evidenziare i nodi critici
del sistema di valutazione.
Il dossier, oltre ad una finalità imminente, tesa ad evidenziare i limiti applicativi già riscontrati, ha anche un obiettivo prospettico,
in quanto rappresenta una sintesi delle criticità del sistema adottato, segnalate dai diretti interessati, come strumento utile per
identificare le aree di intervento e i necessari correttivi da apportare nell’ambito di un confronto approfondito con le rappresentanze
dei lavoratori.