“Bene le dichiarazioni del sottosegretario Pierpaolo Baretta sull’allargamento della detassazione dei premi di produttività anche al pubblico impiego. Basta riserve indiane: per pubblico e privato stesse regole e stesse opportunità. Lo diciamo da tempo, ma nell’ultima legge di Stabilità il governo ha fatto l’esatto contrario” così Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp, ha commentato nel corso di un seminario su merito e valutazione, le parole del sottosegretario all’economia.
“Una battaglia coraggiosa per portare il lavoro pubblico fuori dalle secche della scientifica disorganizzazione puntando su competenze e professionalità, deve partire da qui. E invece non è così: quando si parla di produttività nel pubblico si pensa alle norme, nel privato agli strumenti. E agli incentivi. Quando si parla di innovazione nel pubblico si pensa alle riforme, nel privato a organizzazione, processi, prodotti, valorizzazione delle professionalità. Uno strabismo che costa caro in termini di blocco dell’innovazione e di mortificazione delle competenze, che danneggia lavoratori pubblici e servizi ai cittadini”.
“Il governo si decida, vuole un settore pubblico veloce, avanzato, di qualità che sia volano della crescita? Allora inizi dalla detassazione della produttività anche nel pubblico. E dal rinnovo dei contratti”.