“Tutti i lavoratori hanno diritto alla liquidazione dal momento in cui cessano dal servizio. La norma sul Tfs dei lavoratori pubblici, che posticipa ingiustamente il pagamento della liquidazione, va cambiata. Per pubblico e privato vogliamo stesse regole e stesse opportunità”. Così Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp, dal palco del Congresso straordinario della Federazione piemontese, in corso oggi a Torino.
Il leader della funzione pubblica Cisl, rilanciando la mobilitazione per il contratto e l’innovazione nel lavoro pubblico, ha chiesto con forza al Governo - già con la legge di stabilità - la cancellazione di una “norma discriminatoria e sbagliata che pesa sui bilanci familiari di tanti neo-pensionati del pubblico impiego”.
Laddove un lavoratore del privato deve attendere un mese o poco più per incassare il suo trattamento di fine rapporto, un dipendente della pubblica amministrazione deve infatti attendere due anni anche per assegni inferiori a 50.000 euro lordi. Un tempo lunghissimo che arriva a ben 3 anni per l’eventuale quota di pensione compresa tra i 50.000 e 99.999 euro e fino a 4 anni per la quota che supera i 100.000 euro.
“Per cambiare il lavoro pubblico e i servizi a persone e imprese servono meno norme e più contratti. Sulle liquidazioni, così come sulla previdenza complementare e sulla detassazione dei premi di produttività per pubblico e privato devono valere le stesse condizioni e le stesse occasioni di crescita e di sviluppo professionale”.
21 Ott2016