Caro Ministro, caro Sottosegretario, siamo lavoratori civili della Difesa, inquadrati nella 1° Area funzionale.
Da anni svolgiamo mansioni superiori, non più attinenti alla declaratoria dei nostri profili professionali e, ciononostante, da altrettanti anni ci è preclusa qualsiasi possibilità di crescita professionale
ed economica.
Le progressioni verticali sono state cancellate dal decreto legislativo 150 del 2009 e non possiamo partecipare neanche alle progressioni economiche all’interno delle aree, in quanto ormai siamo inquadrati nella fascia retributiva apicale dell’area. A ciò deve aggiungersi che da 7 anni il nostro contratto è fermo, così come quello di tutti i lavoratori pubblici. Avevamo letto con favore la lettera del Capo di Gabinetto del 15 dicembre 2015 inviata al sindacato. Nella stessa si diceva “Si soggiunge peraltro che con riferimento alle progressioni tra le aree funzionali, verranno effettuati i necessari approfondimenti e sarà adottata ogni praticabile iniziativa per sviluppare una soluzione che ne consenta l’attuazione (includendo anche il personale della 1° Area), eventualmente con modalità progressive ed in coerenza con le esigenze funzionali dell’Amministrazione.”
Sono trascorsi ormai 7 mesi e non c’è stato alcun seguito in merito. Per quanto brevemente rappresentato, e non sottacendo il fatto che i nostri stipendi si aggirano intorno ai €1000 al mese, aderiamo alla raccolta firme promossa dalla Cisl Fp al fine di dare corso e attuazione all’impegno assunto dalle SS.LL. nel dicembre scorso. Se le parole hanno ancora un senso, confidiamo in comportamenti conseguenti. Grazie per l’attenzione che vorrete riservare alla nostra richiesta.
I lavoratori civili della 1° Area del Ministero della Difesa