Si è tenuta stamani la riunione convocata dal Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Domenico Rossi, per fare il punto della situazione rispetto alla auspicata evoluzione di talune importanti questioni rimesse dalle scriventi all'attenzione dell'autorità politica nei mesi scorsi. Aprendo la discussione, il Sottosegretario Rossi ha ritenuto opportuno comunicare in maniera schematica quanto segue:
E' stata una grande mobilitazione quella per il #ContrattoSubito. Che ha attraversato l'Italia da Nord a Sud per far vedere e sentire le voci, i volti, la dignità dei lavoratori pubblici. Migliaia di persone oneste e responsabili, orgogliose della propria professione e consapevoli del valore di un buon servizio pubblico per i cittadini, indignate ma non rassegnate per sette anni di buste paga ferme e risorse sempre più scarse, che hanno portato il peso della crisi sentendosi accusare di essere "il problema" ma sapendo di essere invece parte della soluzione, e che non ci stanno ad accontentarsi di una mancetta al posto di un giusto, innovativo, motivante contratto nazionale. E' stata anche una mobilitazione piena di colori, di genuina voglia di "esserci" e partecipare, di energia e di entusiasmo, dalla quale usciamo ancora più determinati a rappresentare e a far valere le ragioni di tutti questi uomini e donne, nostri iscritti e nostri colleghi nei posti di lavoro. Abbiamo raccolto in un video i momenti salienti di questo grande impegno comune, immagini e testimonianze da ricordare e da condividere da tutte le piazze che abbiamo riempito, per dare il senso di un percorso fatto insieme e che ora prosegue forte del contributo di tutti. Fino al contratto che vogliamo!
Nella Gazzetta Ufficiale n. 126 del 31 maggio 2016 è stato pubblicato il decreto legislativo 26 aprile 2016, n. 91 recante disposizioni integrative e correttive ai decreti legislativi 28 gennaio 2014 n. 7 e 8 e adottate ai sensi dell'art. 1 c. 5, della legge 31 dicembre 2012 n. 244. In particolare, si segnala che all'articolo 11 c. 3 sono state raddoppiate le percentuali di risparmio che andranno ad incrementare il FUA, non inferiore al 4% e non superiore al 10% con decorrenza 2017 anziché 2020.