Il 18 marzo 2014 si è tenuto il programmato incontro con il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Giuseppe De Giorgi, che ha illustrato le linee programmatiche della riorganizzazione della Forza Armata.
20 Mar2014
incontro con capo di stato maggiore esercito del 18 marzo 2014
Il 18 marzo 2014 si è tenuto l’incontro con il Capo di Stato Maggiore Esercito, relativo ai provvedimenti inseriti nei decreti legislativi attuativi della legge delega,
In apertura della riunione il Capo di Stato Maggiore, Generale di Corpo d’Armata Claudio GRAZIANO, ha evidenziato l’importanza strategica ed economica degli Enti dell’Area industriale per la Forza Armata e che la loro riorganizzazione è tesa al loro efficientamento finalizzato anche al recupero delle lavorazioni esternalizzate.
18 Mar2014
Spending review, per la Cisl manca un’idea chiara di riorganizzazione
Bonanni: "Solo danni senza un nuovo assetto istituzionale e senza la riforma di regioni ed enti locali"
“Solo danni senza un nuovo assetto istituzionale e senza la riforma di regioni ed enti locali”. Così il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni in merito alle anticipazioni relative ai tagli previsti tra il personale della pubblica amministrazione dal Commissario straordinario alla spending review, Carlo Cottarelli, che parlerebbe già di esuberi e blocco del turn-over.
“I tagli di Cottarelli possono essere efficaci quando si ha un'idea, che ora non si ha, su un assetto istituzionale e amministrativo nuovo”. “Si parla di Senato, - prosegue Bonanni - ma il Senato non ha alcuna attinenza con le vicende più generali. Bisogna avere idea di cosa saranno le Regioni, i Comuni e gli enti locali. E’ lì che bisogna lavorare per poi fare la spending review, farla in un corpo disordinato fa più danno che altro”.
“Siamo i primi a dire che la spesa pubblica deve dimagrire e che la Pa deve tornare in salute” rincara Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp, “ma per non far morire il paziente serve una terapia vera che rimetta in sesto il sistema: con meno livelli, meno dirigenti, meno sprechi e più investimento nelle competenze e nei giovani”.