In data odierna si è svolto un incontro informativo sui provvedimenti di riordino degli Enti dell’Aeronautica militare che saranno adottati nel triennio 2012 – 2015.
In data odierna si è svolto un incontro informativo sui provvedimenti di riordino degli Enti dell’Aeronautica militare che saranno adottati nel triennio 2012 – 2015.
Il Governo interviene sulla questione della buonuscita dei dipendenti pubblici con un decreto legge, non ancora pubblicato, che abroga l’art. 12 comma 10 della l. 122/10 ristabilendo le modalità di calcolo del TFS precedenti al 1° gennaio 2011.
Questa decisione giunge dopo che la sentenza della Corte Costituzionale n. 223/2012 ha sancito l'illegittimità della quota di finanziamento del TFR pari al 2,5% della retribuzione a carico dei pubblici dipendenti.
Come si ricorderà l’art. 12 comma 10 della legge 122/2010 aveva stabilito che i trattamenti di fine servizio fossero determinati in due quote:
- la prima relativa all’anzianità maturata al 31 dicembre 2010 secondo le modalità di calcolo previste per i singoli trattamenti (indennità di buonuscita – indennità premio di servizio);
- la seconda relativa all’anzianità maturata dal 1° gennaio 2011 fino alla data di cessazione dal servizio, secondo le modalità di calcolo previste per il TFR.
Il passaggio al regime privatistico (TFR) a far data dal 1° gennaio 2011, lasciava ipotizzare una diversa articolazione delle trattenute per l’accantonamento della buonuscita. Nel privato il prelievo è infatti del 6,91% sull’intera retribuzione utile e completamente a carico del datore di lavoro. Mentre nel pubblico impiego la norma contenuta nel Dpr n. 1032/73 prevede un versamento contributivo del 9,6% sull’80% delle retribuzione utile, di cui 7,10% a carico del datore di lavoro e 2,5% a carico del dipendente.
Partono le adesioni al fondo di previdenza complementare per i dipendenti dei comparti dei Ministeri, degli Enti pubblici non economici, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Agenzie Fiscali, dell’Enac, del Cnel e dell’Agenzia del Demanio. Dopo l'avvio del Fondo Perseo, da oggi in poi sarà dunque possibile, anche per i lavortatori delle amministrazioni centralizzate, iscriversi ad un proprio fondo pensionistico.
Il Fondo Sirio nasce per dare ai lavoratori la possibilità di costruirsi una pensione che integri quella obbligatoria, e affrontare con più serenità il pensionamento.
Ecco 6 buoni motivi per aderire a Sirio:
→ Per compensare il decremento tra l’ultimo stipendio e la pensione
→ Per beneficiare del contributo dell’amministrazione
→ Per godere di un regime fiscale agevolato
→ Per beneficiare dei rendimenti di mercato anche sul TFR
→ Per beneficiare dei minori costi di gestione di un Fondo negoziale che opera senza fini di lucro
→ Per avere la garanzia di un sistema di controlli esterni ed interni sulla gestione finanziaria, a tutela dei tuoi risparmi
Se vuoi saperne di più:
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