''Il Governo farebbe bene a non tagliare i buoni pasto per gli statali perche' la nostra reazione sara' durissima ''. E' quanto dichiara il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni, chiarendo che ''e' una ipotesi che non sta davvero in piedi. L'entita' del buono pasto e' previsto dalle norme contrattuali ed il Governo non puo' rimettere in discussione quello che e' stato sottoscritto all'Aran nei contratti pubblici. Gli statali hanno subito in questi anni il blocco dei contratti ed altre misure che ne hanno penalizzato il reddito. Adesso siccome non si ha il coraggio di andare a tagliare i costi della politica, gli sprechi e le inefficienze dello stato e delle regioni, si vogliono colpire ancora una volta i lavoratori del pubblico impiego. Questa e' la peggiore risposta che il Governo poteva dare alle richieste della Cisl di discutere un nuovo modello di pubblico impiego ed una riorganizzazione di tutto il comparto pubblico''. (ANSA). La norma - contenuta nella bozza di provvedimento in ingresso in Cdm - prevederebbe il taglio dei ticket ai dipendenti pubblici per le giornate in cui si lavora meno di 8 ore, con esclusione dei lavoratori del comparto sicurezza, difesa e ordine pubblico. E potrebbe colpire i lavoratori pubblici per un massimo di 22 buoni persi e 154 euro in un mese.