18 Apr2016
Contratti, Faverin: “Bene Baretta sulla detassazione dei premi di produttività anche per il pubblico impiego. Il Governo si decida”
“Bene le dichiarazioni del sottosegretario Pierpaolo Baretta sull’allargamento della detassazione dei premi di produttività anche al pubblico impiego. Basta riserve indiane: per pubblico e privato stesse regole e stesse opportunità. Lo diciamo da tempo, ma nell’ultima legge di Stabilità il governo ha fatto l’esatto contrario” così Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp, ha commentato nel corso di un seminario su merito e valutazione, le parole del sottosegretario all’economia.
“Una battaglia coraggiosa per portare il lavoro pubblico fuori dalle secche della scientifica disorganizzazione puntando su competenze e professionalità, deve partire da qui. E invece non è così: quando si parla di produttività nel pubblico si pensa alle norme, nel privato agli strumenti. E agli incentivi. Quando si parla di innovazione nel pubblico si pensa alle riforme, nel privato a organizzazione, processi, prodotti, valorizzazione delle professionalità. Uno strabismo che costa caro in termini di blocco dell’innovazione e di mortificazione delle competenze, che danneggia lavoratori pubblici e servizi ai cittadini”.
“Il governo si decida, vuole un settore pubblico veloce, avanzato, di qualità che sia volano della crescita? Allora inizi dalla detassazione della produttività anche nel pubblico. E dal rinnovo dei contratti”.
“Una battaglia coraggiosa per portare il lavoro pubblico fuori dalle secche della scientifica disorganizzazione puntando su competenze e professionalità, deve partire da qui. E invece non è così: quando si parla di produttività nel pubblico si pensa alle norme, nel privato agli strumenti. E agli incentivi. Quando si parla di innovazione nel pubblico si pensa alle riforme, nel privato a organizzazione, processi, prodotti, valorizzazione delle professionalità. Uno strabismo che costa caro in termini di blocco dell’innovazione e di mortificazione delle competenze, che danneggia lavoratori pubblici e servizi ai cittadini”.
“Il governo si decida, vuole un settore pubblico veloce, avanzato, di qualità che sia volano della crescita? Allora inizi dalla detassazione della produttività anche nel pubblico. E dal rinnovo dei contratti”.
13 Apr2016
Dossier Cisl Fp. Le criticità del nuovo sistema di valutazione della performance per i dipendenti civili delle aree del Ministero della Difesa e dei relativi Enti.
Il nuovo sistema di valutazione della performance del personale delle aree funzionali del Ministero della Difesa, adottato con decreto
del Ministro in data 10 novembre 2015 e in vigore dall’1 gennaio 2016, presenta diverse criticità, dubbi interpretativi e difficoltà
applicative.
Il sistema non riesce a regolamentare la complessità delle diverse professionalità e aree tecniche e amministrative in cui opera il
personale civile.
del Ministro in data 10 novembre 2015 e in vigore dall’1 gennaio 2016, presenta diverse criticità, dubbi interpretativi e difficoltà
applicative.
Il sistema non riesce a regolamentare la complessità delle diverse professionalità e aree tecniche e amministrative in cui opera il
personale civile.
12 Apr2016
Def, Cgil Cisl Uil: solo tagli, niente su rinnovo contratti. Dal Governo segnali da commissario liquidatore. Cresce la mobilitazione dei lavoratori per contratto e riorganizzazione dei servizi alle comunità
“Tagli passati, tagli presenti e tagli futuri. Nel documento di economia e finanza non solo non c'è previsione alcuna sui contratti del pubblico ma, soprattutto, emerge con estrema chiarezza che il conto dei due mancati rinnovi è stato pagato tutto dalle famiglie delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici”. Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa, in una nota attaccano duramente il Def del governo, in cui “la tanto sbandierata flessibilità conquistata in Europa, che l’esecutivo rivendica per 'aver fatto i compiti', si traduce a tutti gli effetti in tagli ai salari, alla formazione, alle assunzioni, agli investimenti nei servizi a cittadini e imprese”.
“La spending review selettiva non è stata altro che blocco della contrattazione nazionale e integrativa, blocco delle progressioni economiche e blocco del turn-over”, rincarano le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil. “E per di più, nello stesso momento in cui il governo parla di aumentare la produttività in azienda, nega al settore pubblico anche la detassazione dei premi che servono a dare più salute, più sicurezza, più sostegno e meno costi alle comunità. E’ un segnale da commissario liquidatore e non certo da datore di lavoro della più grande azienda italiana”.
Per i rappresentanti dei lavoratori, inoltre, “I tagli lineari di questi anni, che sono andati ben oltre quelli previsti, si sono abbattuti sul lavoro pubblico, cancellando ogni possibilità di far crescere le competenze, l'innovazione, l’organizzazione e la qualità dei servizi. Ecco perché continuiamo con più forza la nostra protesta: perché abbiamo una proposta vera per rinnovare e riorganizzare la Pa, a partire dal contratto, e per far ripartire lo sviluppo, i consumi, gli investimenti di cui il Paese ha bisogno”.
“Dopo l'accordo all'Aran con cui abbiamo ridotto i comparti, il governo non ha più alibi”, concludono Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa. “Siamo in campo con una mobilitazione che dal grande sciopero della Lombardia di giovedì scorso arriverà in tutti i territori. Lavoratori pubblici e cittadini per dire al governo: cambia verso o cambia mestiere”.
Altri articoli...
- E’ STATA EMANATA LA TABELLA DI EQUIPARAZIONE … MA NON E’ LA NOSTRA!
- Richiesta unitaria di incontro al Direttore Generale di Persociv
- Contratti Pa, al via mobilitazioni in tutti i territori: oggi sciopero in Lombardia. Cgil Cisl Uil: “Subito rinnovo con più competenze, innovazione e produttività. Servono servizi pubblici più avanzati per far correre il Paese”
- Nuovi comparti e aree di contrattazione, per la Cisl e le federazioni di categoria un risultato importante che apre ai rinnovi contrattuali