Con circolare n. 3 del 29/7/2013, la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica – Servizio Studi e Consulenza Trattamento Personale ha fornito alle amministrazioni interessate indicazioni interpretative in ordine all’applicazione dell’art. 2, c. 11, lett. a) del D.L. n. 95/2012, convertito in L. n. 135/2012. Tale norma, mette a disposizione delle medesime amministrazioni le leve sui agire (tra cui i pensionamenti in deroga) per la gestione delle situazioni di soprannumero derivanti dai tagli all’organico imposti dal citato art. 2.
31 Lug2013
schemi decreti legislativi di attuazione della legge delega sulla revisione dello strumento militare nazionale (legge 31 dicembre 2013 n.244
Fermo restando il giudizio critico espresso dalla Cisl Fp sulla legge di revisione dello strumento militare (infatti come di consueto, si tratta, di tagli lineari per far cassa e non di una vera riorganizzazione per efficientare i servizi erogati, che possano eliminare privilegi, spese improduttive ed eventuali sprechi), osserviamo che si tratta di due schemi di decreti legislativi che, una volta approvati, andranno ad incidere in modo importante, per i prossimi dodici anni, sull’assetto organizzativo delle strutture centrali e periferiche della Difesa e, di conseguenza, sull’organizzazione dei servizi e del lavoro, nonché sugli effetti che gli stessi avranno per il personale militare e civile e per questo, nel poco tempo avuto a disposizione per l’esame e la discussione dei provvedimenti, la Cisl Fp si è impegnata in tutte le sedi affinché non venisse persa l’occasione per iniziare una “vera” riforma del Ministero della Difesa.
30 Lug2013
Difesa, i sindacati incontrano il ministro Mauro
Cgil Cisl Uil: “Con nostro pressing, primi passi avanti sui testi dei decreti di riforma”
“Sui testi dei decreti di razionalizzazione dello strumento militare registriamo i primi passi in avanti”. Questo il commento di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa che fa seguito all’incontro di oggi con il itolare della Difesa Mauro Mauro. “Dopo dieci giorni di pressing e di proposte ai tavoli tecnici
e politici, il ministro ha dato la disponibilità a rimettere mano agli schemi di provvedimento e si è impegnato a portare le modifiche alla verifica del Mef”