Dal palco di Roma, Faverin lancia con Bonanni e Giannino la campagna elettorale Rsu
Mai senza il confronto e la concertazione, mai senza il sindacato. Lo ha detto chiaro e tondo Raffaele Bonanni alla platea dei delegati della Cisl Fp, durante la tavola rotonda che ha concluso la due giorni di lancio della campagna per le elezioni Rsu della prossima primavera: è il rifiuto opposto dal governo – meglio, da forze politiche ostili all’idea di un sindacato coprotagonista delle difficili scelte che il paese deve compiere e illuse di poter lucrare vantaggi influenzando l’operato del nuovo esecutivo da dietro le quinte – che porta oggi la Cisl a spingere con più determinazione di altri sul pedale della protesta dura contro i provvedimenti sbagliati della manovra.
Il segretario della Cisl, insieme al giornalista Oscar Giannino e al segretario della categoria Giovanni Faverin, hanno contestualizzato il progetto che i candidati Cisl alle Rsu saranno chiamati a costruire in ogni territorio e posto di lavoro pubblico nel quadro della crisi europea e degli impegni straordinari in termini di razionalizzazione della spesa pubblica. Un elemento che è venuto alla luce al di là degli orientamenti dei singoli, da una disamina onesta di ciò che sta avvenendo altrove in Europa, è che proprio nel momento in cui si emarginano le forze sociali dai necessari percorsi di risanamento per affidarsi ad un presunto salvifico ‘decisionismo’ si rischia di cadere in scelte miopi che causano molta sofferenza sociale senza risollevare l’economia, anzi avvitandola in una recessione sempre più profonda.
13 Dic2011
Convention Cisl Fp, pronti allo sciopero del 19 dicembre
07 Dic2011
Bonanni: “Cerchiamo l`unita` va fermato l`attacco ai pensionati”
Il segretario CisI: «Oggi con Camusso speriamo di trovare un accordo Siamo davanti a provvedimenti brutali non discussi con il sindacato»
Esterrefatto, inorridito, preoccupato. Il segretario della CisI Raffaele Bonanni usa questi aggettivi ed altri ancora, tutti sinonimi, per definirsi di fronte alla manovra Monti, «iniqua e recessiva», frutto della mancanza di trattativa con le parti sociali. Perché è questo il punto, dice: «I provvedimenti sono così brutali anche perché non c`è stata alcuna trattativa. E questo dovrebbe preoccupare tutti».
07 Dic2011
Manovra, Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa: “19 dicembre, sciopero generale nei servizi pubblici”
Cambiare la manovra per assicurare equità. I “soliti noti”, lavoratori pubblici per primi, non sono disposti a pagare da soli il peso del risanamento e quindi sciopereranno unitariamente. Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa hanno infatti indetto per lunedì 19 dicembre lo sciopero generale del lavoro pubblico per l’intera giornata lavorativa.
Per Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp), Giovanni Torluccio (Uil-Fpl) e Benedetto Attili (Uil-Pa), la manovra approvata dal Consiglio dei Ministri è infatti fortemente iniqua per lavoratori dipendenti e pensionati e sconta l'inaccettabile assenza di confronto con le parti sociali.
Al centro della mobilitazione unitaria, la richiesta di modificare il testo durante l’iter parlamentare al fine di ottenere: una riforma della previdenza che non sia scaricata sulle spalle di lavoratori e pensionati; misure che colpiscano per la prima volta evasione e grandi patrimoni; una riforma fiscale che alleggerisca la tassazione sui redditi da lavoro dipendente e da pensione; una riqualificazione della spesa pubblica che consenta di trovare le risorse per la crescita e per il rinnovo dei contratti senza penalizzare ulteriormente il welfare locale e la sanità e che eviti pasticci sulla ristrutturazione delle istituzioni centrali e locali, come nel caso delle province; l'eliminazione degli ulteriori tagli alle autonomie locali; una riorganizzazione degli enti, anche quelli previdenziali (come il super-Inps), attraverso una vera contrattazione che garantisca la tenuta occupazionale e punti al miglioramento dei servizi e non a una mera operazione ragionieristica.
Per questi motivi i lavoratori pubblici sciopereranno e manifesteranno lunedì in tutta Italia e Roma di fronte al Parlamento