22 Dic2016
Nota unitaria al Ministro della Difesa sulla direttiva SGD_G_034 di Segredifesa del 16 novembre 2016.
On. le Ministro,
Le scriventi OO.SS. sono costrette a rappresentare di essere venute purtroppo solo “casualmente” a conoscenza della Direttiva SGD-G-O34 emanata da Segredifesa il 16.11.2016.
Tale Direttiva, a parere delle scriventi, costituisce una pesante pregiudiziale al confronto attualmente in atto presso SMD sulle Funzioni del Personale Civile che, giova ricordare, scaturisce da una Sua precisa volontà,
espressamente formalizzata con il protocollo di intesa a suo tempo sottoscritto.
Le scriventi OO.SS. sono costrette a rappresentare di essere venute purtroppo solo “casualmente” a conoscenza della Direttiva SGD-G-O34 emanata da Segredifesa il 16.11.2016.
Tale Direttiva, a parere delle scriventi, costituisce una pesante pregiudiziale al confronto attualmente in atto presso SMD sulle Funzioni del Personale Civile che, giova ricordare, scaturisce da una Sua precisa volontà,
espressamente formalizzata con il protocollo di intesa a suo tempo sottoscritto.
06 Dic2016
Referendum: Bernava (Cisl), anche se cambia governo valore intesa Pa resta
"Cambiano gli interlocutori ma non cambia il contesto né le motivazioni e il valore di quell'intesa, che non è stata improvvisata ma è il frutto di anni di lavoro che il sindacato ha fatto". Lo sostiene il segretario confederale della Cisl Maurizio Bernava all'indomani dell'esito del referendum costituzionale parlando con l'Adnkronos del nuovo accordo raggiunto tra governo e Cgil Cisl e Uil per il rinnovo dei contratti pubblici. "Noi saremo pressanti e insisteremo ad andare avanti con questo accordo qualunque governo e ministro ci sarà". "Ci auguriamo che non venga qualche governo che magari pensa di farsi prendere dalla foga di rigore, dai venti europei regressivi e antisociali, ci auguriamo che questo non avvenga ma insisteremo affinché ci sia coerenza con quell'accordo". L'accordo è frutto di "un lavoro di riflessione, di maturazione, anche di forte consapevolezza che bisognava rinnovare le regole del gioco, -spiega Bernava - quindi le relazioni sindacali per procedere a un cambiamento che tutto il Paese vuole e che vogliono gli stessi lavoratori pubblici. Per riformare infatti, "non basta la legge ma ci vuole anche il coinvolgimento di chi lavora, dei quadri e dei dirigenti che hanno responsabilità. L'impostazione nostra andava in questa direzione, quindi credo che qualunque governo, qualunque ministro, qualunque clima ci sarà non può che partire da qua".
L'accordo è molto innovativo perché ha la capacità di legare tutti i soggetti, quindi i sindacati, i datori di lavoro, il governo a una vera crescita di cambiamento. La contrattazione non è solo un fatto salariale lì abbiamo definito un tetto di riferimento perché bisogna rompere un clima di sopraffazione rigore della legge sui diritti del lavoro pubblico, ma si definisce un obiettivo molto legato alla riorganizzazione, all'efficienza, alla valutazione che non c’era nei vecchi contratti. Qualunque datore di lavoro o amministrazione non potrà fare a meno di questo".
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