Questa sera su Rai 1, alle ore 21.20, appuntamento con una nuova puntata speciale del popolare programma di Bruno Vespa ‘Porta a porta’ dedicata alla spending review. Tra le voci invitate a commentare le misure che riguardano il pubblico impiego, ci saranno anche quelle di vari esponenti della Cisl Fp intervistati per l’occasione. Un momento utile per portare all’attenzione del grande pubblico televisivo le nostre posizioni, le critiche ma anche le controproposte.
11 Lug2012
Faverin e Scrima: "A rischio produttività del lavoro e qualità dei servizi. Subito un confronto per cambiare il decreto"
Spending review, Cisl Fp e Cisl Scuola scrivono a Patroni Griffi
"Non è solo la previsione di misure che penalizzano pesantemente il lavoro pubblico, è l’intesa del 3 maggio sul lavoro pubblico che rischia di essere messa in discussione se la spending review elude il necessario confronto con le parti sociali". Lo affermano i segretari delle federazioni Cisl del pubblico impiego e della scuola, Giovanni Faverin e Francesco Scrima, che hanno scritto al ministro Patroni Griffi chiedendo la convocazione urgente dei sindacati dopo il varo del decreto legge 95/2012.
I due segretari chiedono che sia valorizzata al massimo la concertazione fra le parti, come premessa alla comune assunzione di responsabilità su temi cruciali come quelli della produttività del lavoro nei servizi pubblici. "Razionalizzare i costi, migliorare efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione, valorizzare le professionalità sono obiettivi che rappresentano un comune interesse per le amministrazioni e per i lavoratori” sottolineano i leader delle categorie Cisl che premono per cambiare il decreto. "E' il Paese, in questo momento, ad aver bisogno di comportamenti che favoriscano scelte di forte coesione”.
La lettera di Faverin e Scrima si colloca in piena sintonia con la posizione assunta nei giorni scorsi dal leader della Cisl, Raffaele Bonanni, che aveva indicato la riorganizzazione degli apparati pubblici come questione da affrontare “in maniera trasparente attraverso la concertazione ed un confronto costruttivo con il sindacato”.
Intanto cresce la mobilitazione delle federazioni dei pubblici Cisl che insistono sulla necessità di risultati concreti: "la prima rivendicazione è quella di aprire sedi di confronto e negoziato. Per cambiare le norme ingiuste e riorganizzare davvero la Pa".
Lettera Cisl FP e Cisl Scuola Al Ministro Patroni Griffi |
Volantino CISL FP |
06 Lug2012
Spending review, cresce la mobilitazione “per cambiare la Pa e non per lasciare a casa i lavoratori”
Faverin (Cisl Fp): “Inaccettabili i tagli al personale. Poco coraggio su sprechi, appalti e disorganizzazioni”
I sindacati scendono in piazza e chiedono un confronto al governo: si rispetti l’intesa del 3 maggio
“Il decreto sulla spending review così com’è proprio non va”. Il segretario della Cisl Fp Giovanni Faverin alza i toni della mobilitazione per chiedere modifiche sostanziali al provvedimento messo a punto dal Governo definendo “Inaccettabili i tagli al personale”. Già dalla prossima settimana partiranno sit-in, presidi e manifestazioni davanti a tutte le Prefetture: “i lavoratori pubblici saranno in piazza per protestare contro i tagli lineari previsti dal governo e per chiedere una riorganizzazione concertata degli enti e dei servizi pubblici, come definito nell’Intesa del 3 maggio scorso”.
Per Faverin è infatti inaccettabile il taglio del 10% agli organici delle amministrazioni: “ancora una volta si impongono misure indiscriminate e inefficaci che creano grave danno a lavoratori e cittadini. Non c’è selettività nel taglio, non si tengono in considerazione le specificità delle diverse amministrazioni, di quelle che hanno già subito riduzioni di personale o di quelle che sono sottoposte ai patti di stabilità o alle norme del patto per la salute. In molti enti, come le agenzie, gli enti previdenziali o le autonomie locali, si rischia la paralisi organizzativa. In molti altri, come ministeri e aziende sanitarie, una riduzione secca dei servizi”. A creare allarme tra i lavoratori pubblici, la questione degli esuberi che apre un enorme problema di equità: “la mobilità, anche quella fra enti, così come i relativi criteri e condizioni devono essere contrattate e decise insieme ai lavoratori”.