La Legge n. 122/2010 ha introdotto alcune modifiche riguardo al trattamento di fine servizio dei lavoratori pubblici. Poiché la complessità della materia può dare adito a qualche confusione, ed è tra l’altro oggetto in questi giorni di iniziative da parte di alcune organizzazioni sindacali, ci sembra utile dissipare allarmi e false aspettative. Ecco dunque un quadro sintetico delle disposizioni attuali, in particolare per quanto riguarda il calcolo del beneficio e la contribuzione che ad esso si applica, da cui si può capire meglio qual è la portata delle nuove norme rispetto alla situazione precedente.
21 Feb2012
Piattaforma sindacale CISL FP
Le condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici hanno bisogno ormai di interventi rapidi che, individuando precise priorità, le perseguano con strumenti in grado di essere efficaci e condivisi. Per la CISL le priorità sono il recupero del potere d’acquisto, il rilancio della contrattazione e della partecipazione e la tutela delle condizioni professionali e di lavoro per effetto delle riorganizzazioni in corso e dell’attivazione dei processi di revisione della spesa (spending review). Per la CISL lo strumento in grado di garantire condivisione ed efficacia è la contrattazione collettiva da rilanciare ad entrambi i livelli con compiti ed obiettivi distinti e chiari. Alla legge chiediamo solo pochi e mirati interventi che possono facilitare questo percorso, ma non affidiamo alla legge la nostra legittimazione e la nostra azione I nostri interlocutori sono i rappresentanti delle istituzioni ad ogni livello di governo e la nostra forza è il consenso che sulle nostre proposte aggreghiamo tra i lavoratori. Proprio per questo apriamo da subito e a tutti i livelli un confronto concreto con i lavoratori e gli chiediamo di non accontentarsi di affidare, solo con una firma, le proprie condizioni ad un poco probabile e incerto intervento di legge.